“And when they seem to be growing up, which is against the rules, Peter thins them out.”
“Tutti erano assetati di sangue ed i bambini non facevano eccezione, ma quella notte erano fuori solo per dare il bentornato al proprio capitano. Il numero dei bambini sull'isola non è costante, varia a seconda di quanti ne vengono uccisi. E quando sembra che il loro numero cresca troppo, cosa che è contro le regole, Peter interviene per ridurlo.”
Ecco quello che avete appena letto non è un estratto di un racconto del terrore magari di King o Ligotti o Lovecraft. Per nulla. Si tratta di un passaggio (tratto dal capitolo 5) estratto dalla novella “Peter e Wendy” dello scrittore J. M. Barrie – 1912. Proprio così. Avete capito bene, sto parlando di Peter Pan.
Ecco, qualche giorno fa, un mio amico mi ha fatto venire a conoscenza di questo episodio: “Te lo sai che molte storie della Disney sono racconti dell'orrore?” mi dice.
“Non dire stronzate, dai.” gli rispondo.
“Giuro. Prova a leggerti qualcosa, prova con le novelle che hanno originato i personaggi più importanti. Prova con Peter Pan.”
Tac. Sono andato in libreria, – il libretto non era disponibile perciò me lo son fatto ordinare – dopo qualche giorno è arrivato, l'ho letto e sono rimasto letteralmente scioccato. Ecco, a me Peter Pan mi ha sempre inquietato, così, senza un'apparente motivo, sin da piccolo: vola, uccide i pirati e piace a tutti (beh, quasi a tutti). Ma non avevo mai capito il perché, semplice apparenza, credo.
Adesso lo so.
Leggendo quel passaggio, che non esplicita nulla di più, non si riesce a capire cosa intenda in senso stretto quel “interviene per ridurlo” però non è molto difficile da interpretare; le cose sono due: o riporta i Bambini Perduti indietro, sulla Terra, o li ammazza stesso lì, sull'isola che non c'è. Leggendo qualche articolo sul web che tratta questa vicenda, qualcuno ha azzardato l'ipotesi che probabilmente, quindi, i pirati altro non sono che ex-Bambini Perduti riusciti a scampare alla morte per mano di Peter Pan.
Ecco, cazzo, è inquietante. È una favola maledettamente inquietante. Volevo dirvelo.