La microstoria è un genere letterario caratterizzato dall'estrema brevità. E' un genere abbastanza controverso, non esistono infatti delle regole ben precise; per alcuni scrittori si possono considerare flash fiction, storie che non superano le 300 parole, per altri invece le 1000 parole.
Naturalmente nel tempo, c'è chi è riuscito a scrivere racconti ancora più estremi, come Hemingway (solo 6 parole, proprio così, avete letto bene!), Gaiman, Baxter e anche Arthur C. Clarke.
Qui sotto vi lascio i miei preferiti, poche righe (già pubblicati in questo blog), vi assicuro che non affaticherete i vostri occhi!
Ernest Hemingway:
-"In vendita. Scarpe da bambino. Mai usate."
David Brin:
-"Collisione nel vuoto. Le orbite divergono. Addio, amore."
Stephen Baxter:
-"Big Bang. Nessun Dio. Dissolvenza. Fine."
Frederic Brown, titolo "Toc Toc", questo testo in particolare è un incipit dello stesso autore al racconto Knock. La frase viene molto spesso attribuita (erroneamente) a Stephen King che l'avrebbe citata in un'intervista giornalistica:
-"L'ultimo uomo sulla Terra sedeva da solo in una stanza. Qualcuno bussò alla porta."
Neil Gaiman:
-"Sono morto. Mi sei mancato. Bacio...?"
Arthur C. Clarke, titolo "siseneG", leggendo il titolo bifronte notiamo a chiare lettere Genesis:
-"E Dio disse: ELIMINA linee da Uno ad Aleph. CARICA. ESEGUI.
E l'Universo cessò di esistere. Poi ci rifletté per alcuni eoni, sospirò, e aggiunse: CANCELLA.
Non è mai esistito."
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